La sicurezza è sicuramente uno dei temi di importanza generale che merita sempre uno spazio di dialogo tra cittadini e istituzioni.
La nostra iniziativa viene preceduta da un periodo di ricerche sia in ambito nazionale che europeo cercando, per quanto ci è stato possibile, di trovare una soluzione anche nella nostra città.
Pur trattando, in questa nostra iniziativa, quasi esclusivamente le "due ruote" possiamo sicuramente affermare che anche le auto o gli altri mezzi su ruote ne trarrebbero beneficio.
Ad esempio in Italia risulterebbero fuori legge i guardrail e per citare qualche cifra: il  90% quelli montati sulle strade provinciali e il 60-70% per quelli montati su strade regionali (dati www.asaps.it ), per migliore la situazione di tutti (anche per le auto) basterebbe che la parte iniziale del  guardrail fosse interrato, invece per le moto che ci sia una barriera da aggiungere a quella esistente per evitare, già con una caduta a 30 km/h, l'effetto "ghigliottina" già denunciato anche dalle associazioni di motociclisti.
Per quest'ultimo caso la Cassazione ha obbligato l'ANAS a risarcire un motociclista dopo aver subito una grave lesione dovuta ad una caduta che finì contro ai paletti del guardrail, la sentenza è la n° 6537/11.
Noi chiediamo al nostro comune di :
 
- Predisporre un piano di rilevazione sulle strade di competenza comunale di quei guardrail ritenuti pericolosi, delle vernici stradali non antiscivolo, nonché delle infrastrutture ritenute pericolose perché presentano spigoli, lamiere taglienti o “discontinuità di qualsiasi tipo” e di ricercare soluzioni, in accordo con i tecnici competenti in sicurezza stradale e con specialisti che già hanno operato in materia, cercando di limitare la pericolosità e aumentando la sicurezza di chi gira sulle due ruote e non solo, adottando barriere che rispondono alle specifiche tecniche di cui alla decisione TS 1317-8 del CEN, vernici stradali antiscivolo e infrastrutture ritenute “non pericolose”;
 
- A fare le dovute segnalazioni di "guardrail ed infrastrutture pericolose" agli enti (provincia, regione, stato) e società partecipate che controllano le strade non di competenza comunale e che attraversano il nostro territorio;

- Ad intervenire prioritariamente sulle curve pericolose (in genere quelle con raggio inferiore a 250 m), sulle rotatorie ed in prossimità di incroci e sulle strade ove si verifica il maggior numero di incidenti.

protocollo n°2 del 31 /08 / 2011